Teatro

Inequilibrio esploso IN festival a Castello Pasquini

Inequilibrio esploso IN festival a Castello Pasquini

Due giorni di microfestival per presentare i nuovi lavori di 5 giovani compagnie italiane Primo appuntamento, sabato 1 e domenica 2 dicembre 2007 a partire dalle 21 a Castello Pasquini di Castiglioncello(LI) con InequilibrioEsploso, o per meglio dire con IN Festival, il primo dei microfestival mensili che si terranno a Armunia da dicembre 2007 a aprile 2008. Da novembre 2007 a aprile 2008 infatti Armunia ospita a Castello Pasquini giovani compagnie che lavorano in contemporanea a nuove creazioni avviando a tutti gli effetti, un laboratorio permanente. Le compagnie portano in scena il lavoro frutto della residenza o uno spettacolo del loro repertorio, nell’ultimo weekend di residenza nell’ambito di InequilibrioEsploso, all’interno di un microfestival della durata di due giorni. Sabato 1 dicembre, dalle ore 21.00 si esibiranno Alessandro Lombardo/Francesco Suriano con Salvatore, Cacaticchiu,Gambilonghe e Ferdinando e a seguire Gaetano Ventriglia con Kitemmurt e alcuni abbozzi “spazzatura”, come ama definirli lo steso autore-attore del nuovo spettacolo Kitevviv. A chiudere la serata sarà la compagnia Teatropersona con Trattato dei manichini. Domenica 2 dicembre, dalle ore 21.00 il testimone passa a Mo-wan Teatro di Alessandro Brucioni con lo spettacolo Cleopatra, Cesare, Antonio e a seguire Edgarluve con Ultra. Lo spettacolo che inaugura Inequilibrio Esploso, sabato alle 21 Salvatore, Cacaticchiu,Gambilonghe e Ferdinando scritto e diretto da Francesco Suriano con Alessandro Lombardo e Francesco Aiello, mette in scena l’epica minore, dell’agente segreto del Regno delle due Sicilie, Salvatore Saltalamacchia, un personaggio di fantasia che racconterà nel suo dialetto secco e pungente i fatti storici del 1847 passati alla cronaca come “I moti di Gerace”. Passando da personali e ironiche elucubrazioni fino a descrivere i dettagli dei tragici avvenimenti, Salvatore, riuscirà a evocare il particolare momento storico, avvenuto in Calabria, che in qualche modo aprirà la strada al Risorgimento italiano. Sulla scena predomina l’alluminio: nelle favole calabresi non c’è mai l’oro c’è solo il metallo più povero, appunto l’alluminio. Perché- come scrive Suriano- la Calabria è ancora piena di latta, come i tetti delle case che la coprono, i muri di latta che separano i terreni, le latte arrugginite sulle spiaggie. La landa, come viene chiamata la latta in Calabria, una favola in una landa deserta. A seguire Gaetano Ventriglia, presenterà Kittemurt, la sua personale rilettura dell’Amleto, che già ha fatto tappa con grande successo al festival estivo di Castiglioncello, e che in questa occasione riproporrà con l’aggiunta di un piccolo assaggio del suo nuovo lavoro dal titolo Kitteviv. A chiudere la serata sarà Teatropersona con Trattato dei manichini, singolare storia di un uomo di trent’anni che bussa al monastero che lo accolse orfano di quei due Padre Madre dalla cui accoppiata si produsse l’incomodo esserino. Ora quel manipolo spettrale che dei due succitati amanti fecero le veci per dieci anni, sono ancora lì, rugosi e rancorosi. Ospiti dell’orfanotrofio che in fin dei conti ha reso orfani pure loro, orfani della vita. Domenica sempre a partire dalle 21, Mo-wan Teatro propone Cleopatra, Cesare, Antonio uno spettacolo che riflette su com’è stata veramente la vita della più celebre donna d’Oriente, come è riuscita a conquistare due fra i più potenti condottieri romani, come trascorreva le sue giornate? Lo spettacolo ripercorre attraverso gli occhi e la voce di Carmiana, fedele ancella e inseparabile amica di Cleopatra, la vita della regina d’Egitto. Conclude questi due giorni di spettacoli la compagnia EdgarLuve con Ultra-, rielaborazione da “I furiosi” di Nanni Balestrini per la drammaturgia Alessio Traversi con Marco Mannucci e Francesco Zerbino alla batteria. è un monologo “selvaggio” dedicato al mondo ultrà. un mondo per una volta tanto osservato dall’interno, e non attraverso la lente deformante del salotto televisivo. A prendere la parola non sono gli opinionisti e i sociologi dei talk-show, ma l’ultrà stesso: per raccontare, per esprimere la sua realtà senza apporvi un giudizio morale. Non si rivendica, non si condanna. si dice soltanto: questo esiste, questo è. Il biglietto è di 5 euro per l’intera serata. Info e prenotazioni Armunia 0586754202 www.armunia.eu